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Risultati: 6


Valentina Bosetti
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Area Economia e Finanza

Competenze: economia circolare, economia dei cambiamenti climatici, economia dell’ambiente

Parole chiave: adattamento, cambiamenti climatici, mitigazione emissioni gas serra

Regione: Lombardia


Funzione/Ruolo

Professoressa ordinaria di Economia dei Cambiamenti Climatici, dipartimento Economia Università Bocconi. Senior Scientist al Centro EuroMediterraneo sui Cambiamenti Climatici

Percorso professionale

Dopo aver conseguito la laurea presso l’Università Bicocca di Milano prosegue la sua formazione con un Master a UCL (Londra) e il dottorato presso Università Statale Milano nel 2003. Nel 2012 è professoressa associata alla Bocconi per poi diventare ordinaria nel 2017. E’ stata visiting fellow presso il Princeton Environmental Institute e il Center for Advanced Studies in Behavioral Sciences, (CASBS) Stanford.

Risultati scientifici

I suoi interessi principali di ricerca riguardano la mitigazione del problema dei cambiamenti climatici, le necessarie trasformazioni della economia e le scelte di investimento. Il suo approccio è globale, vista la natura del problema e gli strumenti utilizzati sono per lo più quelli modellistici.

Ha partecipato e coordinato molti progetti europei. Tra cui due European Research Council Starting Grants, una su innovazione (, Innovation for Climate chAnge mitigation: a study of energy R&d, its Uncertain effectiveness and Spillovers,  http://www.icarus-project.org/) e una sulla percezione dei cambiamenti climatici (RISk and uncertainty in developing and Implementing Climate change pOlicies ) 

Attività editoriali e pubblicazioni

Valentina Bosetti ha scritto diversi articoli sui temi dei cambiamenti climatici.

Tra i suoi articoli più recenti:

David McCollum, Wenji Zhou, Christoph Bertram, Harmen Sytze de Boer, Valentina Bosetti, et al. (2018) “Energy investment needs for fulfilling the Paris Agreement and achieving the Sustainable Development Goals" Nature Energy volume 3, pages589–599 (2018) 

Gillingham, K. W. D. Nordhaus, D. Anthoff, V. Bosetti, G. Blanford, P. Christensen, H. McJeon, J. Reilly, P. Sztorc (2018),  Modeling Uncertainty in the Integrated Assessment of Climate Change: A Multi-Model Comparison, JAERE, volume 5, number 4. 

Verdolini, E., L. D. Anadón, E. Baker, V. Bosetti, L. A. Reis, (2018), 'The Future Prospects of Energy Technologies: Insights from Expert Elicitations', REEP Forthcoming

Rao, N., van Ruijven, B., Riahi, K, and Bosetti, V., (2017), Improving poverty and inequality modeling in climate research, Nature Climate Change, 7,  pages857–862 (2017) doi:10.1038/s41558-017-0004-x

Cattaneo, Cristina and Valentina Bosetti (2017) Climate-induced International Migration and Conflicts, CESifo Economic Studies, ifx010, https://doi.org/10.1093/cesifo/ifx010 Published:08 September 2017

Diaz Anadon, L., E. Baker, V. Bosetti (2017) Integrating uncertainty into public energy research and development decisions, Nature Energy 2, 17071  | DOI: 10.1038/nenergy.2017.71 |

Adler, M, D Anthoff, V Bosetti, G Garner, K Keller, and N Treich, (2017), Priority For The Worse Off And The Social Cost Of Carbon, Nature Climate Change, DOI: 10.1038/nclimate3298

Matthew R. Sisco, Valentina Bosetti, Elke U. Weber (2017), When do extreme weather events generate attention to climate change?, forthcoming Climatic Change, DOI: 10.1007/s10584-017-1984-2

Bosetti, V., E. Weber, L. Berger, D. Budescu, N. Liu, M. Tavoni (2017) COP21 Climate Negotiators’ Responses to Climate Model Forecasts, Nature Climate Change, 7, 185-189, DOI: 10.1038/NCLIMATE3208

Valentina Bosetti è inoltre lead author dell’IPCC e parte dell’editorial panel di Nature Energy e paryte del board editoriale di Review of Environmental Economics and Policy(REEP).

 

Riconoscimenti e premi

E’ Research Fellow di molte istituzioni internazionali come il CEPR è stata presidente dell’associazione italiana degli economisti ambientali e membro del consiglio dell’Associazione europea.

Iole Fontana
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Area Politica internazionale

Competenze: politiche europee in tema di migrazioni, relazioni internazionali, scienza politica

Parole chiave: cambiamenti climatici, democratizzazione, Mediterraneo, migrazioni, regimi politici, Unione Europea

Regione: Sicilia


Funzione/Ruolo

Ricercatrice e docente di Scienze Politiche e Relazioni internazionali all'Università di Catania.

Percorso professionale

Si laurea in Politica e Relazioni Internazionali nel 2009 e si specializza in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations nel 2011 all’Università di Catania. Consegue il dottorato di ricerca in Institutions, Politics and Policies all’IMT di Lucca nel 2015, con una tesi sulla politica di vicinato dell’Unione Europea in Tunisia e Marocco. Come assegnista di ricerca in scienza politica (2018-2019; 2019-2020; 2020-2021) presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania, incentra la propria attività sulle crisi migratorie nel Mediterraneo e sulle politiche di migrazione e asilo dell’Unione Europea in questa area. Nel 2021 consegue l’Abilitazione Scientifica Nazionale di seconda fascia e dal 2022 è Ricercatrice a tempo determinato di tipo A presso l’Università di Catania con un progetto su cambiamenti climatici e migrazioni forzate. 

Ha svolto diversi periodi di ricerca all’estero: presso la London School of Economics and Political Sciences, Londra (2013); presso l’Université Hassan II di Casablanca, Marocco (2014); presso il Servizio Europeo per l’Azione Esterna – Delegazione dell’Unione Europea di Tunisi, Tunisia (2014); presso l’Università del Delaware e il Dipartimento di Stato Americano (2019).  

Attualmente titolare del corso di Sistema Politico dell’Unione Europea presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania, per l’anno accademico 2022-2023.  

Risultati scientifici

E’ coordinatrice scientifica del progetto DEPMI, Dimensione Esterna Politiche di Migrazione Italiane, presso il The Siracusa Institute for Criminal Justice and Human Rights, su  finanziamento del Ministero degli Affari Esteri, progetto con lo scopo di mappare gli accordi tra l’Italia e i paesi terzi in ambito migratorio.  

Inoltre, sta attualmente lavorando al progetto Cambiamento climatico e flussi migratori: analisi e misurazione dell’impatto delle modifiche dell’ecosistema sulla mobilità umana forzata (2022-2024), con lo scopo di analizzare come il cambiamento climatico e le sue conseguenze di breve, medio e lungo periodo, hanno rilevanza sul fenomeno dei flussi migratori e sulla mobilità umana forzata mediante l’identificazione di variabili (risorse idriche, desertificazione, alterazioni del regime idrogeologico etc.) che permettano di perfezionare le relazioni causali tra cambiamenti climatici e migrazioni. Il progetto si concentra sui casi di Tunisia e Senegal nel periodo 2000-2021, e mira ad individuare meccanismi di early warning per lo studio delle migrazioni climatiche.

Ha inoltre partecipato a diversi gruppi di ricerca nazionali e internazionali. Nel 2021 è stata parte del Progetto Horizon 2020 PROTECT, guidato dall’Università di Bergen. Come membro dell’Unità Locale dell’Università di Catania si è occupata dell’analisi dell’esternalizzazione delle politiche di migrazione dell’Unione Europea, costruendo una mappa interattiva che permetta di navigare la molteplicità di accordi conclusi con i paesi terzi in materia migratoria. Nel 2019, è stata membro del VAM- Politiche di Asilo Visti e Migrazione presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania; tra il 2018 e il 2021 è stata membro del gruppo HISMED- Human Insecurity in the Mediterranean, finanziato della European International Studies Association. 

Le sue ricerche si concentrano sui fenomeni migratori e sulle politiche dell’Unione Europea e dell’Italia per gestire tali fenomeni, da un punto di vista politico, umanitario, di strumenti di policy e dell’asilo. 

Attività editoriali e pubblicazioni

[2022] Fontana, I. The EU and the Politics of Migration in the Mediterranean: from Crisis Management to Management in Crisis, in Panebianco, S. (2022) Border Crises and Human Mobility in the Mediterranean Global South. Challenges to Expanding Borders, Palgrave. ISBN 978-3-030-90294-0.

[2022] Fontana, I. The human (in)security trap: how European border(ing) practices condemn migrants to vulnerability, International Politics. 59: 65–484 ISSN: 1384-5748, doi: 10.1057/s41311-020-00268-y.

[2021] Fontana, I. Back to the future? Questioning EU’s renewed approach to returns and readmission. H2020 PROTECT Blog. 

[2020] Fontana, I. Organised crime, migration and domestic politics in Italy: unfolding the interplay, South European Society and Politics 25(1):49-74. ISSN: 1360-8746, doi: 10.1080/13608746.2020.1738092.

[2019] Fontana, I. The implementation of Italian asylum policy and the recognition of protection in times of crisis: between external and internal constraints, Contemporary Italian Politics 11(4): 429-445, DOI: 10.1080/23248823.2019.1680027.

[2018] Panebianco S., Fontana, I.  When Responsibility to protect hits home: the EU and the Syrian refugee crisis, Third World Quarterly 39(1): 1-17, ISSN: 0143-6597 (Print) 1360-2241 (Online). doi: 10.1080/01436597.2017.1369035.

[2018] Fontana, I., (with Sahizer Samuk), Migrants’ Integration Policies in Italy: the cases of Lucca and Catania, in Lace, A. (ed.) “New Comer Integration in Europe: Nest practices and Innovation in Response to 2015 crisis”. 127-141, Brussels: Foundation for European Progressive Studies. ISBN: 978-2-930769-08-0.

[2018] Fontana, I. (with Giugni, L et al.) (2018), Can education stop abuse? Comprehensive sexuality education against gender-based violence. GenPol Policy Papers, Cambridge: Cambridge Business School.

[2017] Fontana, I. Disentangling the cyber politics-cyber security nexus: the new challenge of global politics. Global Affairs 3(1), p.99-104. ISSN: 2334-0460 (Print) 2334-0479 (Online) doi: 10.1080/23340460.2017.1320059.

[2017] Fontana, I. EU Neighbourhood Policy in the Maghreb. Implementing the ENP in Tunisia and Morocco before and after the Arab uprisings. London & New York: Routledge. ISBN: 9781138237179 doi: 10.4324/9781315300559.

[2016] The security dimension of the European Neighbourhood Policy: the case of security sector reform in Tunisia, EUMedEA Working Paper, 2-2016. ISSN 2499-2402.

[2015] Fontana, I. How Great Expectations in Brussels are dashed in Tunis? A Bottom-up approach to the Implementation of the European Neighbourhood Policy in Tunisia, Athens Journal of Mediterranean Studies, vol. 1 (1), pp-81-92. ISSN 2407-9480.

[2014] Fontana, I. The EU paradigmatic policy change in light of the Arab Spring: exploring the "black box" in Do Ceu Pinto M. (ed.) “Thinking Out of the Box: Devising New European Policies to Face the Arab Spring”, Lisbon: Diario de Bordo Editores, p. 8-17.

Riconoscimenti e premi

2019 Vincitrice del Programma di Visiting del Dipartimento di Stato Americano ‘SUSI-Study of the US Institutes on US Foreign Policy’. 

2018 Vincitrice del Premio Enrico Melchionda per la tesi di dottorato ‘The implementation of the European Neighbouhood Policy in Tunisia and Morocco: when domestic actors make a difference. 

Silvia Francescon
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Area Politica internazionale

Competenze: ambiente, geopolitica, governance globale, sostenibilità

Parole chiave: biodiversità, cambiamenti climatici, G7, leadership, leadership femminile, parità di genere, relazioni internazionali, sostenibilità, Unione Europea

Regione: Lazio


Funzione/Ruolo

Senior advisor per la sostenibilità, Movimento europeo

Percorso professionale

Silvia Francescon è stata Director della sede di Roma dello European Council on Foreign Relations per 9 anni. In seguito ha prestato servizio per quattro anni presso l’Ufficio del Presidente del Consiglio, Ufficio Sherpa G7. In particolare nel 2016-2017 in preparazione e durante la presidenza Italiana del G7 seguendo il dossier parità di genere e contribuendo alla stesura della ‘Dichiarazione dei Leader’. Nel 2007-2009 ha lavorato presso la Presidenza del Consiglio come vice capo Ufficio Sherpa G8-G20, dove aveva l’incarico di coordinare la squadra che preparava i dossier ed i bilaterali sia per il presidente del Consiglio che per lo Sherpa. Ha prestato servizio anche presso le Nazioni Unite, come coordinatrice per l’Italia della Campagna sugli Obiettivi del Millennio ed è stata negoziatrice di accordi internazionali ed europei in materia di ambiente per il Ministero dell’Ambiente per 4 anni. Precedentemente ha lavorato all’OCSE (Direzione Ambiente, Parigi), WTO (Direzione Affari Legali, Ginevra), e Commissione Europea (DG Agricoltura, Bruxelles). Silvia Francescon è stata ricercatrice in diritto internazionale dell’ambiente presso l’Università di Leida (Olanda) e in diritto internazionale presso l’Università di Ferrara, facoltà di Giurisprudenza. Ha un Master in Diritto internazionale dell’ambiente conseguito presso la SOAS di Londra e si è laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università di Ferrara. 

È membro del board dello IAI, del comitato scientifico del CESPI, del Comitato Strategico del BA in global governance di Tor Vergata ed è socia fondatrice di Women in International Security – Italia.

Risultati scientifici

Progetti attuali: attività “crafting a new generation of leaders - personal and professional mastery; e “make Europe the world leader for sustainable development”.

Highlight precedenti: due Presidenze italiane del G7/G8 (in 2009 and 2017, presso la Presidenza del Consiglio), una presidenza italiana dell’Unione europea (2003) presso Ministero dell’Ambiente; ha condotto campagna italiana per le Nazioni Unite sugli Obiettivi del Millennio e guidato per 9 anni la sede di Roma dello European Council on Foreign Relations.

Attività editoriali e pubblicazioni

Dal 2010 al 2019 Francescon ha pubblicato molteplici articoli nel sito di ECFR.EU in materia di geopolitica e politica interna italiana.

In inglese

[2006] Francescon, S., The impact of GMOs on Poor Countries: A Threat to the Achievement of the Millennium Development Goals?, in Rivista di Biologia, Biology Forum, 3, 381-394.

[2005] Francescon, S., Ministry of Internal Affairs v. Patmos Shipping Corporation (1989), jurisprudence case in International Environmental Law Reports, International Environmental Law in National Courts, 4; Cambridge University Press, 288-297.

[2004] Francescon, S., The political momentum on access to genetic resources and equitable sharing of the benefits deriving from their utilization, in the Istituto Agronomico per l’Oltremare’s web site.

[2003] Francescon, S., Recent developments of the international processes on access to genetic resources and benefit sharing, and on traditional knowledge of the indigenous and local communities, in the Istituto Agronomico per l’Oltremare’s web site.

[2001] Francescon, S., The New Directive 2001/18/EC on the Deliberate Release of Genetically Modified Organisms into the Environment: Changes and Perspectives, in RECIEL, Review of European Community and International Environmental Law, 10, 3, 309-320.

[2001] Francescon, S., The Precautionary Principle in the European Union, in International Union for the Conservation of Nature (IUCN) Environmental Law Center Newsletter, 1, 15-19.

[2000] Francescon, S., The Precautionary Principle: Its Status under WTO Law, in The Economist Conferences - “Colloque sur le Principe de Précaution” (co-authored with Jan Kuijper P., former Director, Legal Affairs Division, WTO).

[2000] Francescon, S., The Regulation of GM Foods in the EU: An Overview, in New York University Environmental Law Journal, 8, 3, 530-555 (co-authored with Mackenzie R., former Biodiversity Programme Director, FIELD).

In Italiano

[2006] Francescon, S., La cancellazione del debito quale contributo alle politiche di lotta alla povertà, in Output N.3.

[2003] Francescon, S., Quale futuro per “commercio e ambiente” dopo Hong Kong?, in Rivista Giuridica dell’Ambiente, 2, 359-366.

[2003] Francescon, S., Quali agricoltori? Il dibattito in seno al WTO, in Il Ponte, Volume speciale su “Il cibo”, 121-135.

[2002] Francescon, S.; “Biosafety”: Europa e USA su vie diverse, in Etica per le Professioni, Giornale della Fondazione Lanza, 3, 39-47.

Riconoscimenti e premi

Silvia Francesco è cultrice della materia in diritto internazionale all'Università di Ferrara.

Serena Giacomin
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Area STEM: Fisica

Competenze: climatologia, meteorologia

Parole chiave: advocacy, cambiamenti climatici, clima, comunicazione e divulgazione scientifica, formazione, politica climatica, variazioni climatiche

Regione: Lombardia


Funzione/Ruolo

Presidente dell'associazione Italian Climate Network. Meteorologa per Meteo Expert.

Percorso professionale

Serena Giacomin è laureata in Fisica, con specializzazione in Fisica dell’Atmosfera e Climatologia. Conduce le rubriche di previsioni meteo e di approfondimento ambientale in onda sui canali Mediaset e sulle principali radio nazionali. È consulente manageriale per la gestione del rischio climatico e docente e divulgatrice scientifica. Dal 2017 è presidente dell’Italian Climate Network, la onlus nata nel 2011 per rafforzare il contrasto ai cambiamenti climatici con la divulgazione di contenuti scientifici, la promozione di conoscenza e il monitoraggio delle scelte istituzionali compiute nel nostro Paese e in Europa. È direttrice scientifica di Educazione climatica, per il progetto OK! CLIMA

Risultati scientifici

I principali interessi di ricerca di Serena Giacomin sono l’analisi di modelli meteorologici per attività previsionale e la ricerca sui parametri climatici per la valutazione e la gestione del rischio legato ai cambiamenti climatici. Si occupa inoltre di progettazione e formazione scolastica, per docenti e studenti, e di formazione e consulenza professionale, per le amministrazioni locali.

Attività editoriali e pubblicazioni

Serena Giacomin è autrice, con Luca Perri, di Pinguini all’Equatore. Non tutto ciò che senti sul clima è vero (DeAgostini 2020). Ha collaborato alla realizzazione del manuale scolastico per la scuola secondaria di primo grado Scienze Live (Garzanti Scuola 2020), e ha scritto Meteo che scegli, tempo che trovi (Imprimatur Editore 2018).

Riconoscimenti e premi

Nel 2020 ha ricevuto l’onorificenza civica il Gelso d’oro dalla Città di Cernusco sul Naviglio, con la seguente motivazione: “per l’esempio di impegno nella diffusione dell’informazione scientifica e dei temi legati ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale, in un’epoca nella quale, soprattutto le giovani generazioni, sollecitano la società ad assumere maggiore consapevolezza dei gravi rischi che il pianeta corre – e con esso la vita – se non vengono assunte nuove politiche e stili di vita personali maggiormente rispettosi dell’ambiente”.

Nel 2021 ha ricevuto il premio DonnAmbiente, da 5 Terre Academy, “per aver contribuito a creare un nuovo approccio comunicativo della Scienza attraverso la multimedialità e i social media, coniugando di volta in volta il rigore scientifico di materie complesse come la climatologia e la meteorologia ad un linguaggio autorevole ma sempre accessibile e mai banale, con un’attenzione particolare verso le generazioni più giovani. Altresì, per il suo impegno in prima persona e attraverso l’associazione da lei presieduta, Italian Climate Network, per una maggiore sensibilizzazione verso la questione climatica e per partecipare attivamente alla costruzione di un futuro più sostenibile per il Pianeta”.

Elena Joli (o Ioli)
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Area STEM: Fisica

Competenze: cambiamenti climatici, clima, comunicazione scientifica, didattica della fisica, fisica teorica, insegnamento della fisica

Parole chiave: Antartide, buchi neri, donne e scienza, leadership femminile, spedizione in Antartide

Regione: Emilia-Romagna


Funzione/Ruolo

Docente di fisica, editor scientifica, autrice di manuali di fisica e di saggi scientifici.

Percorso professionale

Elena Joli si laurea in Fisica nel 1993 presso l’Università di Bologna discutendo una tesi di gravità quantistica. Consegue un DEA (Diplôme d’Études Approfondies) en Physique Theorique a Parigi presso l’École Normale Supérieure e il Laboratoire de Physique Théorique et Mathématique dell’Universitè di Jussieu-Paris VII nel 1997. In questo periodo si interessa di epistemologia e comunicazione della scienza e, rientrata in Italia, nel 2002 ottiene il Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste, discutendo una tesi sul ruolo della metafora nella scienza e nella sua comunicazione. Dal 1995 inizia a collaborare in modo permanente in ambito editoriale con le Edizioni Dedalo (Bari) prima come traduttrice tecnica dall’inglese e dal francese, poi come consulente scientifica con incarichi di editor scientifica, curando le collane di divulgazione scientifica della casa editrice. Dal 2003 inizia a collaborare con la Zanichelli (Bologna) come autrice di manuali di fisica e materiali didattici digitali per la scuola superiore in collaborazione con il Professor Ugo Amaldi. Dal 2001 inizia la sua attività part-time come professoressa di Fisica nella scuola superiore. Dal 2014 è membro dell’editorial board della rivista di divulgazione scientifica Sapere; dal 2018 è membro del Comitato Scientifico del Museo dell’Ecologia della citta di Cesena. Nel 2018 partecipa alla spedizione australiana Homeward Bound in Antartide, visitando le basi scientifiche Palmer Station e Rothera Station e occupandosi di fisica dei cambiamenti climatici e di comunicazione scientifica sulle questioni ambientali.

Risultati scientifici

Le principali aree di interesse e ricerca di Elena Ioli si sono concentrate, all’avvio dei suoi studi universitari, su modelli bidimensionali di gravità quantistica per la descrizione dei buchi neri. In seguito, ha iniziato a occuparsi di comunicazione della scienza in ambito editoriale, prima come traduttrice di saggi e articoli tecnico-scientifici poi come editor scientifica e come esperta di didattica della fisica per l’insegnamento nella scuola secondaria superiore. Ha curato l’edizione italiana delle lezioni di fisica che il premio Nobel per la Fisica Marie Curie ha tenuto nel 1907 a Parigi grazie a una borsa di studio del Centre National di livre, Ministère de la Culture et de la Communication francese.  Attualmente, sta curando la traduzione italiana di un saggio di Alain Aspect, premio Nobel per la Fisica nel 2022. Nel 2018 è stata selezionata per partecipare a una spedizione di scienza, comunicazione e leadership al femminile in Antartide, con il progetto australiano Homeward Bound, come unica italiana insieme ad altre 76 scienziate provenienti da 21 diversi paesi nel mondo. Ha partecipato come speaker su temi legati all’emergenza climatica a trasmissioni televisive (fra cui Maestri RaiScuola) e radiofoniche nazionali e australiane, a Festival della scienza (Genova, Foligno, Bookcity Milano, Polignano “Festival del libro possibile”), a TEdX Women Navigli Milano, al progetto Masterclass del polo di tecnologia educativa digitale Treccani futura.

Attività editoriali e pubblicazioni

[2021] Ioli E., "The circle", Wired (Climate change issue), 98 :155-61.

[2020] Ioli E., Antartide. Come cambia il clima, Bologna: Dedalo.

[2018] Ioli E., "Le regine delle nevi: una spedizione al femminile in Antartide", Sapere, 4:10-7 https://doi 10.12919/sapere.2018.04.1 

[2013] Ioli E., Nero come un buco nero, Bari: Dedalo (tradotto in francese da Le Pommier e in inglese da World Scientific Press; traduzione in cinese in corso per Daylight Publishing House).

[2007] Ioli E., “Una piccola differenza", in Sandrelli, Gouthier, Ghattas (eds), Tutti i numeri sono uguali a cinque, pp 167-170; Springer. 

[2006] Gouthier D., Ioli E., Le parole di Einstein, Bari: Dedalo.

Elisa Palazzi
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Area STEM: Fisica

Competenze: cambiamenti climatici in alta quota, climatologia, scienze dell’atmosfera

Parole chiave: cambiamenti climatici, clima, montagna, risorsa idrica

Regione: Piemonte


Funzione/Ruolo

Ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISAC-CNR)

Percorso professionale

Elisa Palazzi si laurea in Fisica nel 2003 e consegue un dottorato in Modellistica fisica per la protezione dell’ambiente nel 2008, entrambi presso l’Università degli studi di Bologna e in collaborazione con l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISAC-CNR). In questo periodo lavora prevalentemente sulla misura di inquinanti atmosferici nelle aree urbane con tecniche di telerilevamento e sullo sviluppo di strumenti modellistici utili per analizzare e interpretare correttamente le misure.  Presso ISAC-CNR svolge attività post-dottorale che include un contratto finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) finalizzato allo studio della circolazione atmosferica e dei suoi cambiamenti diagnosticati mediante misure satellitari di composti gassosi atmosferici. Questi studi la avvicinano maggiormente alle attività di ricerca incentrate sul clima e sui cambiamenti climatici che Elisa Palazzi intraprende a partire dal 2011, anno in cui diventa ricercatrice a tempo indeterminato del CNR, presso la sede ISAC di Torino. Da allora studia i cambiamenti climatici nelle regioni di montagna focalizzandosi sull’amplificazione del riscaldamento e sui cambiamenti nelle precipitazioni in alta quota, e ne analizza gli impatti sulle risorse idriche, così importanti anche per le regioni di pianura. Attualmente co-coordina una rete internazionale di studio sulle montagne chiamata GEO-GNOME (Group on Earth Observations–Global Network for Observations and Information in Mountain Environments) e una Iniziativa della European Climate Research Alliance (ECRA) sui cambiamenti nel ciclo idrologico. E’ attualmente autrice e co-autrice di 52 lavori pubblicati su riviste di settore (banca dati Scopus).

Risultati scientifici

Elisa Palazzi ha iniziato la sua attività di ricerca al CNR di Bologna già durante la Laurea e il Dottorato, lavorando sullo sviluppo e l’applicazione di modelli di trasferimento radiativo in atmosfera, basati su tecniche Monte Carlo, e utili per l’interpretazione di misure di gas inquinanti effettuate con tecniche di telerilevamento passivo. Inizia in quegli anni una modalità di lavoro che la caratterizzerà anche successivamente, ovvero la ricerca a cavallo tra parte sperimentale e modellistica. Dal 2009 al 2011, finanziata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è stata responsabile scientifico di un progetto inserito nell’ambito del programma ESA “Changing Earth System Network”, in cui ha utilizzato le misure satellitari di gas in traccia a vita media lunga (CO2, CH4, N2O, CFC) per derivare le caratteristiche del trasporto atmosferico attraverso le barriere dinamiche subtropicali e polari. Dal 2011 si specializza maggiormente su studi relativi al clima, ai suoi cambiamenti e alla sua variabilità nelle regioni di alta quota che sono considerate sentinelle del clima che cambia. Studia in particolare l’amplificazione del riscaldamento in montagna e i cambiamenti nella precipitazione, che possono influire sui cambiamenti osservati nella criosfera montana. Su questi temi, ha pubblicato lavori su riviste prestigiose e co-coordina una rete di ricerca internazionale per il reperimento di dati climatici nelle regioni di alta quota.

Attività editoriali e pubblicazioni

Elisa Palazzi è editor per la sezione “Remote Sensing of the Water Cycle” della Rivista Remote Sensing– MPDI, dal 2019.

Ha curato (con Antonello Provenzale e Klaus Fraedrich) la pubblicazione del libro The Fluid Dynamics of Climate(CISM International Centre for Mechanical Sciences 564, Courses and Lectures, Springer, 2016).

Le 12 pubblicazioni più rilevanti:

[2020] Rangwala I, Palazzi E, Miller JR. Projected Climate Change in the Himalayas during the Twenty-First Century.In: Dimri A., Bookhagen B., Stoffel M., Yasunari T. (eds) Himalayan Weather and Climate and their Impact on the Environment. Springer, Cham

[2019] Regine H, Golam R, [...], Palazzi E et al. High Mountain Areas. In: IPCC Special Report on the Ocean and Cryosphere in a Changing Climate. The Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).

[2019] Palazzi E, Mortarini L, Terzago S, von Hardenberg J. Elevation-dependent warming in global climate model simulations at high spatial resolution, Clim Dyn 52: 2685. https://doi.org/10.1007/s00382-018-4287-z.

[2018] Pasetto D, Arenas-Castro S, Bustamante J, [...], Palazzi E, et al. , Integration of satellite remote sensing data in ecosystem modelling at local scales: practices and trends, Methods Ecol Evol. 2018; 9: 1810– 1821. https://doi.org/10.1111/2041-210X.13018

[2017] Terzago S, von Hardenberg J, Palazzi E, Provenzale A. Snow water equivalent in the Alps as seen by gridded data sets, CMIP5 and CORDEX climate models, The Cryosphere, 11, 1625-1645, https://doi.org/10.5194/tc-11-1625-2017.

[2017] Palazzi E, Filippi L, von Hardenberg J, Insights into elevation-dependent warming in the Tibetan Plateau-Himalayas from CMIP5 model simulations, Clim. Dyn., 48 (11-12), 3991-4008.

[2015] Pepin N, Bradley RS, [...], Palazzi E, et al. Elevation- dependent warming in mountain regions of the world. Nature Climate Change, 5 (5), pp. 424-430. DOI: 10.1038/nclimate2563.

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Riconoscimenti e premi

"Premio Gian Giacomo Drago e Fausta Rivera Drago", per l’anno 2017 conferito dall'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere da attribuirsi a uno studioso di non oltre 40 anni per rilevanti ricerche sul tema dei cambiamenti climatici e dei suoi effetti sull’ambiente e la salute dell’uomo.